venerdì 27 febbraio 2015

of water and silence.

Ad addormentarsi ci ha messo una vita, probabilmente perché il sonno di Reeds al suo fianco, all'inizio non ha saputo convincerla. Ha provato a chiamarlo un paio di volte a qualche minuto di distanza, l'assenza di una qualsiasi risposta l'ha infine persuasa. Hanno bevuto, nel loro solito modo. Lui alcol, lei diverse aranciate degne dell'arcobaleno. Non ha dalla sua lo stordimento alcolico a facilitarle il sonno, per questo il cervello le tesse arazzi movimentati alla velocità della luce, colorando la stanza asettica dello skyplex. 

Preferivo il tuo appartamento di Dogtown, Reeds. 

Perché in quel caotico ordine maniacale riesce a leggerci gli occhi in guerra di lui che le dorme accanto. L'insonnia non sarebbe stata un problema, nell'appartamento di Dogtown. Ci sarebbe stato il gatto, ci sarebbe stata la pioggia, forse ci sarebbe stato lui a fumare con la schiena appoggiata al muro. Nel voltarsi, quella schiena se la ritrova davanti, inaspettata e così vicina da volerla scoprire del lenzuolo. Senza rendersene conto, senza sapere perché, comincia a contargli le vertebre che sporgono modulandone la pelle diafana. Le conta tante volte che alla fine prende a sfiorarle una ad una, sillabandogli contro filastrocche e poesie. 

I have eaten the plums - that were in the icebox - and which you were probably -saving for breakfast. - Forgive me they were delicious - so sweet and so cold.

È scivolata nel sonno come le dita sono scivolate sulla pelle di Noah finendo sul materasso. Non sa che lui non ha dormito nemmeno un istante, non sa che probabilmente avrà pure sentito i suoi giochi. Non lo sente uscire dal letto per annegare pensieri di cui non l'ha mai messa al corrente. Qualche ora dopo si ritroverà a tirarlo su dalla vasca troppo stretta, bagnato fin nelle ossa da una nottata passata in ammollo. Accetterà le blande scuse, controllerà svogliatamente il C-Pad, ci troverà un messaggio spedito e sarà di nuovo il turno di blande ed ironiche scuse che però, questa volta, non si farà bastare. A colazione mangeranno entrambi prugne, senza che servano motivazioni a nessuno dei due.

mercoledì 18 febbraio 2015

'morning sunshine.

A volte lascia ancora che la coscienza semi addormentata la culli nell'inconsapevolezza dei primi attimi vigili del mattino. Apre gli occhi e le sembra di cogliere gli affreschi sbiaditi sul soffitto della sua camera di Mashhad. La raggiunge la voce del muezzìn che invita alla preghiera, mentre il sole le scalda le guance e i profumi del suq si distinguono in spezie e in sacchi colmi d'ocra e porpora.
Le basta quel poco di cervello annebbiato per sentire ancora, sotto le dita, gli intarsi del comò in legno nella camera da letto dei suoi genitori. Corre all'epoca delle lezioni, dello scarso interesse alla musica e al suono annoiato che riusciva a strappare dopo ore al violoncello, a quella delle risate di Malik assieme alle proprie.

Vede le pietre chiare e perfette delle pareti, nonostante gli arazzi della Shouye appesi pure nel suo appartamento. Ricorda quando quelle identiche intrise del profumo di suo padre nello studio, hanno cominciato a lacerarle la pelle, a spezzarle le ossa. Ascolta ancora una volta le preghiere silenziose degli amici al capezzale della madre, mentre il cuore le dice che da quel giorno in avanti non sopporterà più la vista dell'incenso infrangersi contro un corpo avvolto in cinque lenzuoli bianchi. Cammina ancora in quei corridoi, si affaccia alla terrazza e guarda la sua città bruciare di vita, di quel bruciore che le infiamma lo sguardo mentre si volta, indagando l'anima a caccia di un sentiero, di un destino che sia il suo. 

Crede di avere conosciuto la morte troppo presto. Crede di essere rimasta sola troppo presto. Crede che la sua famiglia le sia stata strappata troppo presto, strappandola a sua volta dal terreno morbido che la madre e il padre le avevano preparato. Non pensa che questo le sia già successo quando era troppo piccola per capire e per spezzarsi. Non sa che le sue radici sono capaci di attecchire ormai ovunque, e non sa che in quel mercato a cielo aperto, tanto caro alle sue giornate, qualcuno con mani e occhi identici ai suoi sta per comprare un po' di lenticchie verdi, quelle che le sono sempre piaciute e di cui fa a meno, ora che riapre gli occhi e sa dove si trova, non più illusa.





go along you Blessed Child,
go along, following the River.